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Danilo Rea pianoforte Prima della prima alla Scala Lirico Improvvisazioni su grandi temi del teatro d’opera
Danilo Rea pianoforte Prima della prima alla Scala Lirico Improvvisazioni su grandi temi del teatro d’opera
GIARDINI

60 min

Genere: Musica

Lingua: Italiano

Con: Danilo Rea Pianoforte

Danilo Rea pianoforte
Prima della prima alla Scala
Lirico
Improvvisazioni su grandi temi del teatro d’opera
Se il primo concerto percorre strade per noi inedite, altrettanto originale e nuovo è il secondo appuntamento. Danilo Rea non è solo un grande jazzista ma è soprattutto un irresistibile fantasista del pianoforte, un grande improvvisatore sorretto oltretutto da una solida base classica. Nato a Vicenza, la sua formazione musicale avviene però fra le mura della sua abitazione romana dove, fin da piccolo, si sente più attratto dai vecchi vinili di Modugno che dai giochi. Il vero gioco sarà suonare il pianoforte e poi studiarlo al Conservatorio di Santa Cecilia dove si diplomerà col massimo dei voti e dove ha insegnato pianoforte jazz fino a pochi anni fa.
Oltre a collaborare con il gotha del jazz diventa pianista di fiducia di artisti come Mina, Baglioni e Gino Paoli, mentre alcuni suoi album fioriscono dal grande seme della musica classica: Notturno ispirato a temi di Mozart, Grieg, Brahms, oppure Bach is in the air realizzato insieme a Ramin Bahrami, o il magnifico Lirico nel quale Danilo Rea rilegge le eterne melodie del grande teatro musicale: da Verdi a Bizet, da Mascagni a Puccini, il compositore italiano pop per eccellenza. E proprio attorno all’album Lirico ruoterà il concerto varesino, a pochi giorni dalla prima alla Scala.
In ricordo di Luigi Ambrosoli

60 min

Genere: Musica

Lingua: Italiano

Con: Danilo Rea Pianoforte

Danilo Rea pianoforte
Prima della prima alla Scala
Lirico
Improvvisazioni su grandi temi del teatro d’opera
Se il primo concerto percorre strade per noi inedite, altrettanto originale e nuovo è il secondo appuntamento. Danilo Rea non è solo un grande jazzista ma è soprattutto un irresistibile fantasista del pianoforte, un grande improvvisatore sorretto oltretutto da una solida base classica. Nato a Vicenza, la sua formazione musicale avviene però fra le mura della sua abitazione romana dove, fin da piccolo, si sente più attratto dai vecchi vinili di Modugno che dai giochi. Il vero gioco sarà suonare il pianoforte e poi studiarlo al Conservatorio di Santa Cecilia dove si diplomerà col massimo dei voti e dove ha insegnato pianoforte jazz fino a pochi anni fa.
Oltre a collaborare con il gotha del jazz diventa pianista di fiducia di artisti come Mina, Baglioni e Gino Paoli, mentre alcuni suoi album fioriscono dal grande seme della musica classica: Notturno ispirato a temi di Mozart, Grieg, Brahms, oppure Bach is in the air realizzato insieme a Ramin Bahrami, o il magnifico Lirico nel quale Danilo Rea rilegge le eterne melodie del grande teatro musicale: da Verdi a Bizet, da Mascagni a Puccini, il compositore italiano pop per eccellenza. E proprio attorno all’album Lirico ruoterà il concerto varesino, a pochi giorni dalla prima alla Scala.
In ricordo di Luigi Ambrosoli
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